Post

Visualizzazione dei post da 2025

Restless Farewell

Immagine
  "Oh, tutto il denaro che ho speso in vita mia,  che fosse mio di diritto o meno,  l’ho lasciato che scivolasse volentieri nelle mani degli amici..." Così comincia Restless Farewell , l’ultimo brano di The Times They Are A-Changin’ . L’ho riascoltata qualche notte fa, tornando a casa da solo, dopo aver attraversato la strada che sale da Cosenza verso Montalto Uffugo. Era tardi, il motore ronzava piano, e la voce di Dylan scivolava nella radio come un vento caldo che non consola, ma accompagna. Certe canzoni non passano: restano lì, come un pezzo di vita incastrato tra una curva e l’altra, come il viso di qualcuno che non hai mai davvero dimenticato. Lei era la mia girl from the North Country , ma il nostro nord era il nord della Calabria, con le sue colline color ferro e il cielo basso d’inverno. Aveva i capelli scuri e gli occhi che sembravano contenere tutti i silenzi del mondo. L’ho incontrata una sera in un bar di Cosenza, mentre fuori pioveva forte e dentro l’odor...

Ascoltando Keep Me Singing

Immagine
Ci sono dischi che sono importanti per la storia della musica.  Poi ci sono dischi che per qualche motivo rientrano nella nostra vita. Probabilmente Keep Me Singing non farà la storia della musica, ma nella mia personale biografia ci sarà sicuramente spazio per un disco che sa, per certi versi, di un ritorno a casa. Il 2016 non è stato un anno particolarmente ricco di musica, per quanto mi riguarda. Tuttavia, nel corso di un difficile autunno, è arrivato questo disco che è riuscito a strapparmi qualche bel momento, almeno sotto un punto di vista strettamente musicale. Un lavoro dove non è semplice scegliere una sola traccia: si tratta infatti di un'opera davvero molto ricca, che ci restituisce un Van Morrison davvero ispirato e concentrato, come non lo si sentiva da tempo. Erano diversi anni che il cantautore nordirlandese non regalava emozioni così intense. Possiamo tranquillamente affermare che con questo disco Van Morrison sia entrato in una nuova fase, in termini di ispirazione...

Ascoltare l'autunno con Van Morrison, dieci anni dopo

Immagine
Questo saggio è stato scritto per la prima volta durante l'autunno del 2015, precisamente dieci anni fa... L’autunno non è semplicemente un passaggio meteorologico: è una condizione dello spirito, una sospensione tra la pienezza vitale e l’inizio del declino. È, come scriveva Ernst Jünger, la stagione in cui le forme acquistano maturità plastica, scolpite dal tempo. Se la primavera dipinge e l’estate incendia, l’autunno cesella e misura, imprime forma alla sostanza. In questa cornice Van Morrison ha trovato il suo habitat poetico più autentico: l’autunno come stato d’animo, come contemplazione e conservazione, come momento di ascolto interiore. Nella lunga suite di Autumn Song , inserita in Hard Nose the Highway (1973), Van sembra voler cristallizzare non tanto un paesaggio quanto una condizione mentale. Qui il canto si fa impressionistico flusso di coscienza, non lontano dall’evocazione poetica di Wordsworth o dalle modulazioni meditative di Bill Evans. Stephen Holden, su Rollin...

Ascoltare l'autunno con Van Morrison (2015)

Immagine
Listen to Autumn: ascoltare l'autunno con Van Morrison  (Scritto nel 2015) L’autunno è principalmente due cose: contemplazione e conservazione. La contemplazione che ti fa osservare e amare un tramonto in tutti i suoi dettagli di integrità e di perfezione. L’aria, dopo l’afa e i clamori dell’estate si fa più rarefatta, e in questa atmosfera si purifica. Ernst Jünger dice che in autunno le forme acquistano una plastica maturità , e se la primavera è pittrice, l'autunno è scultore. L’intento di Van Morrison, nella sua contemplativa e dispersiva Autumn Song è di cristallizzare il momento, fare di un atmosfera un percorso cognitivo prima che narrativo ed emozionale. Il suo misticismo è fatto di piccole cose essenziali, un fuoco caldo, castagne arrostite, una pace infinita e sconfinata. Anche il filosofo danese Kierkegaard era un fervente sostenitore della stagione autunnale, ai suoi occhi la più bella perché è il periodo migliore per osservare il cielo. In autunno tutto ci rico...

Down the Road: viaggio nell’estate del 2002 tra musica e ricordi

Immagine
Estate 2002, memoria di un ragazzo in cerca di sé C’è un’estate che ogni tanto ritorna nella mia memoria, e non lo fa mai per caso. È l’estate del 2002, un’estate che potrei raccontare solo attraverso i dischi che la segnarono, le pagine che lessi e le immagini che scorrevano davanti agli occhi, quasi come fossero parte di una sceneggiatura scritta per me. Avevo poco più di vent’anni e una delusione amorosa da smaltire. Niente di nuovo, a pensarci bene, perché ogni passaggio di età, ogni salto verso una nuova consapevolezza, ha bisogno di un dolore da superare. E io, ancora una volta, scelsi la musica come rifugio. Bruce Springsteen aveva appena pubblicato The Rising e per me quelle canzoni erano un balsamo, un ritorno epico dopo anni di silenzio, ma anche un coro che dava voce a un mondo ferito. Poi c’era Van Morrison, con un disco che avrei imparato a conoscere a poco a poco, Saint Dominic’s Preview : un lavoro che mi prese per mano e mi fece capire che dietro il pop e il rock ch...

Ascoltando Hard Nose the Highway

Immagine
Hard Nose the Highway (1973) Il mondo è pieno di selvaggia, ruggente bellezza. Tocca a noi coglierla, sentirla, farla temporaneamente nostra. Solo un attimo di splendente illusione e vacuità. La mia splendida ricompensa in dobloni non sarà il tesoro dei pirati, non sarà uno scrigno pieno di preziosi. Soltanto un attimo prima di scomparire, afferrare quel sottile selvaggio suono mercuriale. Sospinti dal divino soffio di immortalità; questo è quello che cerco, questo è il minimo che voglio accettare, adesso, ora! Fino alla fine del tempo e dello spazio, quando sarò trafitto da una lama rovente, dentro uno scudo d'acciaio. Erica viola, che mi guidi nel cammino perpetuo, nello scorrere inesorabile dell'ultima era, di questo triste stanco mondo! Il 1973 per Van Morrison fu un anno memorabile. Non solo perché veniva da un periodo di grandi successi che era stato inaugurato tre anni prima con la pubblicazione di Moondance, uno dei suoi best seller, ma soprattutto per via dei live ch...

Springsteen festeggia i 50 anni di Born to Run

Immagine
Born To Run di Bruce Springsteen: 50 anni e non sentirli! Di Dario Greco "Volevo fare un disco che avesse le parole di Bob Dylan e la musica di Phil Spector. Ciò che desideravo maggiormente però era cantare come Roy Orbison." Così Bruce Springsteen commentava le intenzioni del suo terzo disco, il primo vero successo commerciale della sua lunga carriera. Oggi, ad agosto 2025, quell’album compie cinquant’anni, e riascoltarlo significa percepire la stessa energia originaria, ma con la consapevolezza di mezzo secolo di storia musicale e culturale alle spalle. Fin dalle prime note di Thunder Road , l’album conquista l’ascoltatore, non solo per le storie accompagnate da melodie accattivanti, ma anche per la capacità unica di Springsteen di fondere il quotidiano con l’epico, il personale con l’universale. La chiave tematica del lavoro resta tutta nella prima traccia, dove il protagonista invita la propria partner a fuggire da una vita vuota e povera di speranza. Le parole di Born T...

La collaborazione tra John Lee Hooker e Van Morrison

Immagine
  Breve premessa morrisoniana L’articolo che vi apprestate a leggere non ha alcuna pretese di completezza, né tantomeno di originalità. Si tratta piuttosto della descrizione di alcune tra le più prestigiose collaborazioni realizzate da Van Morrison , nel corso di una lunga e assai prolifica carriera discografica. A volte ci si dimentica quasi come il Nostro abbia iniziato a comporre e pubblicare musicale in ensemble coi sodali Them. Mi rendo conto di aver finora schivato questa trappola, ovvero parlare del rapporto di odio-amore-fastidio che Morrison ha nutrito per il suo ex-gruppo. In questo pezzo tuttavia, vorrei fare una ricognizione su quelle che sono state le collaborazioni più proficue del musicista irlandese con alcun illustri colleghi. Mi vengono in mente episodi minori, come il featuring con Frank Zappa , con il brano Dead Girls of London, del 1979. C’è poi la spettacolare versione live di Comfortably Numb dei Pink Floyd, eseguita a Berlino il 21 luglio 1990 e contenut...

My mistress’ eyes are nothing like the sun

Immagine
Penso che le canzoni davvero degne, quelle che trattano il tema dell’amore con profondità, sia meglio ascoltarle dopo la fine di una storia, non prima. Perché concedersele prima o durante significa regalarsi un lusso che non ci appartiene, un vantaggio che non dovremmo mai lasciare al “nemico” in quella piccola sporca guerra che spesso è una relazione. Se dovessi dire qual è il più grande inganno dell’umanità, credo sia proprio la convinzione che due innamorati possano vivere in armonia. Per me, in una relazione autentica, non esiste nessuna armonia né fratellanza: piuttosto, è la cosa più vicina a una battaglia, a una guerra di confine tra due popoli in eterna rivalità. La vera armonia, invece, sta nell’amicizia: è quella l’unica carta sincera in un mondo fatto di conflitto, di scontri e di battaglie quotidiane. Così come tu sei, sei tiranna quanto le altre, che la bellezza rende superbe: lo sai bene che per il mio cuore innamorato resti il gioiello più raro, lo splendore più autentic...

Lonesome Road Blues

Immagine
La musicassetta scivola nel registratore e all’istante la stanza si riempie di suono: Grateful Dead Live 1971 . Le prime note di chitarra di Jerry Garcia si allungano come un respiro che attraversa ogni parete, ogni polvere sospesa nell’aria. Non è solo musica: è calore, respiro condiviso, un filo invisibile che lega la mia stanza a mille altre stanze, a mille altre anime che ascoltano lo stesso nastro in un tempo diverso, in un altro posto. Peppe è seduto accanto a me, le ginocchia al petto, la testa appoggiata a Zaffiro. La tigre, stesa lungo il tappeto, muove la coda al ritmo di “Bertha”, e io rido piano, perché sembra capire tutto. Le nostre mani tremano leggermente quando afferriamo la bottiglia di vino economico, il fumo delle sigarette si mescola al profumo della cassetta, e la luce calda della lampada gialla scivola sulle pareti tappezzate di poster sbiaditi. Siamo una piccola comunità, chiusa in questa stanza, ma aperta a ogni nota, a ogni improvvisazione che Garcia regala al...