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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Flanella Walkman Kerouac

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Flanella Walkman Kerouac "Perdere la terra che conosci, per una maggiore conoscenza, perdere gli amici che amavi per un amore più grande, trovare una terra più ricca del mondo, più dolce della tua casa, su cui sono stati piantati i pilastri di questa terra, là dove tende la coscienza del mondo, si alza il vento e straripano i fiumi." (Thomas Wolfe - You Can't Go Home Again) Avevo questa camicia di flanella rossa e nera. Cioè non era proprio mia, diciamo che mi era stata data in prestito. Fino a quando non fossi cresciuto troppo per dismetterla. Poi sarebbe passata a qualcun altro. Era rossa e nera, e mi faceva pensare, ma solo per qualche istante, che tutto sommato crescere, non era poi questa grande tragedia. Nello stesso momento avevo un walkman Sony a cassette ed era il 1996-1997, che per il posto da cui venivo io era come dire il Big Bang, per la grande esplosione che c'era stata del grunge e di tutto ciò che conseguiva. Io ero più uno da libr

Ascoltando "Estate" di Chet Baker

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"Tutto andrà per il meglio, la desolazione è desolazione dappertutto e la desolazione è tutto ciò che abbiamo e la desolazione non è poi così male." (Jack Kerouac) Quando la timida musa preferisce fare la ritrosa, c'è solo una cosa da fare: mettere un disco di Chet Baker , versare un bicchiere di bourbon, scovare un pacchetto di Marlboro rosse dentro un vecchio e dimenticato cappotto e iniziare a scrivere, da qualsiasi punto, in qualsiasi momento della notte. Quando la timida musa preferisce bussare alla porta di un qualche giovane e squattrinato autore, tu, povero scribacchino del web , hai una sola cosa da fare. Un ratto delle Sabine 2.0 , e se ti manca il coraggio, significa che non avevi davvero intenzione di iniziare. Perché la scrittura è una bestia strana: non serve a nulla coltivarla, non puoi pensare di resistere e di domarla; è lei che scova te, nel cuore della disperazione, come una falena ricerca un bagliore di luce, in questa notte che stiamo

GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA 2020

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E’ passato mezzo secolo da quel 1970, anno in cui veniva istituita la Giornata mondiale della Terra promossa dall’ONU su iniziativa dell’ambientalista e pacifista John McConnell. Oggi, 22 aprile 2020, mentre continua il lockdown a causa del Covid-19, l’Earth Day 2020 taglia un traguardo estremamente simbolico, festeggiando i suoi primi 50 anni. Si tratta di una iniziativa  nata per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali del Pianeta, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta anche un avvenimento educativo ed informativo. La Giornata mondiale della Terra si basa sul principio che tutti, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dall’area in cui vivono o dalle condizioni economiche, hanno il diritto etico a un ambiente sano, equilibrato e sostenibile. E per vendicare questo aspetto fondamentale dell’evento, anno dopo anno sono state tante le manifestazioni in ogni angolo del Pianeta. A partire da quella del 22 aprile del 1970, quando circa 20

Uscita Torano Blues Again (L'ennesimo Freddo cane)

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"Uscita Torano Blues Again" Poema Beat ispirato al brano di L'ennesimo "Freddo Cane" «Dove andiamo?»  «Non lo so, ma dobbiamo andare, cazzo!» Qui e ora. Parola d'ordine? Non me la ricordo... eppure l'avevo memorizzata prima, qua sullo smartphone... Quanto manca? Non lo so, ma di sicuro manchi tu... Adesso andiamo, per certe strade semi deserte, Mormoranti ricoveri... Di notti senza riposo in alberghi di passo a poco prezzo E ristoranti pieni di segatura e gusci di lumaca... Strade che si succedono  come un tedioso argomento Con l’insidioso proposito Di condurti a domande che opprimono… Oh, non chiedere « Cosa? » Andiamo a fare la nostra visita. Sto guidando verso Tarsia , penso che mi prenderò qualcosa da bere Alzo il volume della radio, così non devo pensare, perchè tanto, cosa cambia? Tutto è caos, è un gran casino,  avessimo almeno qualche fiches extra, punteremmo tutto sul rosso ! Quan

“Namastereo” è il terzo disco di Yosonu

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E' uscito oggi in anteprima su Spotify e in pre-order su Audioglobe, “Namastereo”, terzo lavoro in studio per Giuseppe Costa, aka Yosonu. L'album è prodotto da La Lumaca Dischi e vede, tra gli altri, la collaborazione eccezionale di Enrico Gabrielli nel brano “Cucumanda”. Un album in cui YOSONU ha suonato batterie elettroniche, percussioni, voci, kalimba, beatbox, marranzano vietnamita, body percussion, bidoni e oggetti e che rappresenta per la “one man orchestra” il manifesto del suo nuovo sound, il “free-pop”: “libero, psichedelico, articolato, evocativo, ossessivo, politico, elettronico, industriale, popolare – racconta il polistrumentista calabrese – L’utilizzo del suono degli oggetti e lo studio delle possibilità della voce passano da una massiccia effettistica, che rende il lavoro più vicino a sonorità sintetiche/industriali e spesso psichedeliche. Complesse poliritmie, riff in loop che divengono “mantra”, uso di oggetti quotidiani, voci filtrate e diplofonie sono