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Visualizzazione dei post da 2019

Considerazioni finali su Western Stars

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Considerazioni sul "progetto Western Stars" (dopo aver visto il film) "Camilla Lopez se n'è andata, il deserto l'ha inghiottita. Può essere che qualcuno l'abbia tirata su e l'abbia portata in Messico. Può darsi che sia tornata a Los Angeles e sia morta in una stanza polverosa. Quello che so io è che è sparita, che il cane è sparito, e nulla ne è rimasto a parte la sua storia che vi voglio raccontare."  (John Fante, Ask the dust) Sapete cosa non mi convince del Bruce Springsteen attuale? Intendo quello che va dall'autobiografia passando per Broadway fino a Western Stars. Il fatto che stia lavorando con ostinazione a demolire quel personaggio, che egli stesso aveva contribuito a creare. Senza che nessuno glielo abbia chiesto, in fondo... La differenza con Bob Dylan o con altri autori come Neil Young, Van Morrison e Tom Waits, consiste proprio in questo aspetto: nessun grande autore ha impiegato oltre 15 anni per creare un personaggio pe

Rhinestone Cowboy di Glen Campbell - Traduzione del testo

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Parole e musica di Larry Weiss Ho camminato così a lungo per queste strade cantando  la stessa vecchia canzone di sempre E ho conosciuto ogni crepa in questi marciapiedi sporchi di Broadway Dove la confusione era il nome del gioco E bravi ragazzi vengono lavati via come la neve e la pioggia C'è stato un carico di compromettere Sulla strada per il mio orizzonte Ma sarò dove le luci sono brillanti su di me Come un cowboy agghindato di strass Cavalcando fuori su un cavallo in un rodeo a stelle e strisce Come un cowboy agghindato di strass Ho avuto cartoline e lettere da persone che non conosco senza contare le telefonate ricevute dagli estranei Beh, non mi dispiace davvero la pioggia, ora E un sorriso può nascondere tutto il dolore Ma ti senti giù quando sei in sella e il treno che sta prendendo il lungo cammino E io sogno delle cose che farò Con un gettone della metropolitana e un dollaro nascosto dentro la mia scarpa C'è stato u

Buon compleanno, Springsteen

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Esiste una particolare fotografia di Springsteen, che risale al 1973, capace di scatenare una vera e propria ondata di ricordi e che esprime appieno tutto il fascino da lui esercitato. E' apparsa diverse volte su Rolling Stone , una addirittura come paginone centrale, per un lungo articolo retrospettivo sulle origini del Nostro Uomo. La foto, scattata da David Gahr , mostra uno Springsteen snello su un marciapiede di Long Branch . Tutta la foto trasuda carisma, se letta con occhio retrospettivo, malgrado mostri decadenza e una mancanza totale di quello che oggi amiamo definire decoro urbano . Sopra ogni cosa si staglia però questo magnifico 24enne, in una tipica posa da gaglioffo del luogo. Flashforward . Stessa storia, stesso posto, stesso lungomare . E' il 2007, Springsteen è reduce da due dischi impegnativi, per diverse ragioni: da un lato aveva affrontato di petto (rischiando anche qualche scivolone) la brutale realtà con The Rising , dall'altro aveva sapientement

Western Stars: di stelle solitarie e cavalli selvaggi

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«Questo lavoro è un ritorno alle mie registrazioni da solista con le canzoni ispirate a dei personaggi e con arrangiamenti orchestrali cinematici, è come uno scrigno ricco di gioielli».   (Bruce Springsteen)  Su Western Stars ho evitato di esprimere un giudizio a caldo, perché io il caldo non lo sopporto, e faccio errori che si possono facilmente evitare. Ammetto che sto crescendo, nel bene e nel male. Come ha detto il Nostro, Growin' Up. Mi sono avvicinato a Western Stars con molto scetticismo e qualche pregiudizio, lo ammetto. Un po' perché non è da Springsteen tenere un disco a decantare per tutto questo tempo, un po' perché non avevo capito fino in fondo le sue ultime uscite (High Hopes, il cd di Springsteen on Broadway, American Beauty, Chapter & Verse). Poi però è successo qualcosa in me, e così il disco l'ho apprezzato e spero anche compreso in un contesto analitico, di maturità. E' un disco che richiede tempo, perché salvo qualche traccia, no

Attraversiamo questa dura terra

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Mi misi addosso la vestaglia la mattina. Guardai l'anello del fornello diventare rosso. Rimasi ipnotizzato dalla tazza del caffè. Mi misi gli stivali e feci il letto. La zanzariera sbatte fuori dai cardini e mi tiene sveglio tutta la notte. Come guardo fuori dalla finestra la sola cosa che vedo è un lampo secco sulla linea dell'orizzonte, solo un lampo secco e tu nella mia mente. (Dry Lightning, Bruce Springsteen) L'acqua è ancora tiepida, perché è sgusciata sfavillando sulle sabbie gialle nel sole, prima di giungere alla stretta pozza. Su una riva del fiume i pendii dorati del contrafforte salgono dolcemente ai monti Gabilan forti e rocciosi; ma a valle l'acqua e orlata di piante: salici verdi e novelli ad ogni primavera, ingombre le forche dei rami bassi dal tritume della piena invernale, e sicomori dalle candide e screziate braccia penzolanti e dalle fronde arcuate sulla corrente. Sulla riva sabbiosa sotto gli alberi giacciono le foglie disseccate in stra

The Ties That Bind – Emissari e affluenti in The River

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Un saggio breve su Bruce Springsteen Di Dario Greco "Quando ho composto The River ho cercato di accettare il fatto che il mondo è un paradosso e nient'altro. E l'unica cosa che puoi fare davanti a un paradosso è vivertelo. Nell'album io dico semplicemente che non capisco tutte queste cose, non vedo come stanno insieme."  (Bruce Springsteen)   “Alla fine tutte le cose si fondono in una sola, e un fiume l'attraversa. Il fiume fu scavato dal grande fluire del mondo, e scorre tra le rocce dall'inizio dei tempi. Sopra le rocce sostano gocce di pioggia senza tempo. Sotto le rocce sostano le parole, e alcune delle parole sono le loro. Sono tormentato dal fiume.” Queste parole appartengono al personaggio interpretato da Craig Sheffer nel film di Robert Redford, In mezzo scorre il fiume, incantevole pellicola del 1992 tratta dal romanzo autobiografico di Norman Maclean, pubblicato nel 1976. E’ stata una lunga attesa, per i fan duri e puri di Bru

Bruce Springsteen Definitive Collection in edicola

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L'uscita in edicola della raccolta Definitive Collection (Tv Sorrisi e Canzoni e Corriere della sera) è una nuova occasione per ammirare da vicino la discografia completa del più grande rocker americano vivente. E' una lunga e imperiosa cavalcata musicale lunga 39 anni. Peccato solo per il fatto che l'ordine scelto sia casuale-sincronico e non cronologico. Una pecca che certo ai grandi fan non è sfuggita, dato che nel caso della discografia springsteeniana, questo è un fattore da non sottovalutare, come del resto non lo è per altre icone del firmamento come Bob Dylan, Neil Young, Van Morrison o Tom Waits. Il quadro storico e l'evoluzione musicale, di musicisti e arrangiamenti che si susseguono è parte integrante dell'opera springsteeniana, a nostro avviso. Passiamo avanti. La prima uscita è stata, in questa settimana, Born in the Usa . Capitolo e capolavoro che non ha bisogno di presentazione. Sette hits, successo clamoroso e capovolgimento verticistico per

Springsteen torna al rock autentico con Wrecking Ball

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"Parlavano tutti insieme, con voci insistenti e impazienti, contraddittorie, trasformando una cosa irreale in una possibilità, poi in una probabilità, poi in un fatto incontrovertibile, come fa la gente quando i suoi desideri diventano parole."  (William  Faulkner) Bruce Springsteen è un musicista epocale. Nel corso di una lunga e proficua attività discografica, è riuscito a proporre, nel tempo, lavori esaltanti o dignitosi, ma cosa più importante, è riuscito a dare autenticità alla sua musica. Con Wrecking Ball il Boss scrive il suo personale " The Sound and the Fury" . Cantore della heartland music, eroe della working class bianca, nella sua lunga carriera è riuscito più volte a rigenerarsi, spesso disorientando il suo pubblico, a volte anche in modo estremo e brutale. A volte solo nelle intenzioni. L’onestà del rocker del New Jersey ha da sempre caratterizzato il suo humus culturale e musicale. "Fate rumore! Aprite le orecchie e aprite il

Springsteen in Ohio suona a sostegno di Obama

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[Scritto nel 2012] Nel corso della sua lunga carriera musicale, Bruce Springsteen ha più volte mutato pelle, vestendo talvolta i panni del rocker, altre invece quello del menestrello cavallerescamente impegnato e radicale. Questa sua etica, talvolta l’ha portato a schierarsi apertamente su temi caldi, quali l’impegno sociale, la lotta contro l’Aids e le campagne di beneficenza per associazioni e compagnie umanitarie come No Nukes, Vietnam Veterans of America, Amnesty International, e Usa for Africa, solo per citarne alcune. Qualcosa però nella sua sensibilità è cambiata dopo l’11 settembre, e lui P oeta della Strada e Americano Vero , dopo aver più volte schivato o declinato l’impegno politico straight si è visto costretto a uno schieramento più esplicito già durante la campagna elettorale di John Kerry del 2004, dove, a fianco di altri illustri colleghi quali R.E.M, Pearl Jam e Ben Harper intraprese un tour denominato “Vote for a change“ . Nel 2008 poi l’allora candidato al

Born to run – Tutte le strade di Bruce Springsteen

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È il 25 agosto 1975, Bruce Springsteen ha quasi 26 anni. Born to run, il suo terzo album, celebra la vita on the road, attraverso la voce e le speranze di due ragazzi in fuga, verso un altrove che li condurrà a vivere una vita migliore. Ogni artista ha il suo feticcio, ma per certi artisti il feticcio è una vera e propria ossessione. Una missione da compiere e da portare a termine. A qualsiasi costo. Da costa a costa. LaCoste permettendo. E mi perdonino, se possono, tutti gli skin che leggeranno questo pezzo. C’è una promessa che va mantenuta, c’è un patto, spesso celebrato lungo il famoso crocevia del tempo e dello spazio. Nel caso di Bruce Springsteen ci sono solo due cose che contano davvero: la musica e la strada. Della musica di questo celebrato artista si è detto tante volte, forse troppe. E troppe celebrazioni alle volte fanno solo ubriacare. Ma nel rock si è visto anche di peggio. Chiedere ad Elvis per credere. Provare per credere. Prove it all night. Qui ci interes

Il cuore oscuro del sogno americano in Springsteen

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"Il mio cuore ha mille anni. Non sono come gli altri. Morirei, nei loro prati da picnic, soffocato dalle loro bandiere, indebolito dalle loro canzoni; non amato dai loro soldati. Trafitto dal loro umorismo, assassinato dalle loro preoccupazioni. Non sono come gli altri. Io sto bruciando all'inferno. L'inferno di me stesso."  (Charles Bukowski)   Quando il cantautore statunitense Bruce Springsteen diede alle stampe quello che, in chiave retrospettiva, molti individuano come uno dei suoi capolavori di tutti i tempi, la scena musicale americana e inglese, era stata scossa da una nuova ondata denominata punk-rock, che sulla carta avrebbe spazzato via tutto quello che imperava ancora nella seconda parte degli anni settanta. Oggi pensare a Darkness on the edge of Town, ci fa pensare a un giovane autore, all'epoca 29enne, che si era da poco messo alle spalle un momento davvero delicato della propria carriera e della sua stessa vicenda umana. Quella con il produt