La lunga estate di Neil Young
Adesso ho quasi finito di leggere l'autobiografia di Neil Young. Ne esco emotivamente e spiritualmente arricchito. Senza troppi paragoni, era da tempo, che non leggevo qualcosa di così vero, sincero e appassionato. Tratto da una pagina del mio diario, 23 luglio 2017 Aspettammo che il sole scendesse, prima di uscire di casa. Il caldo durante quell'estate era quasi insopportabile, di giorno, ma anche alla sera. Era un po' come stesse per arrivare la fine del mondo, o meglio l'inizio della fine. Però c'era una radio che se ne fregava e suonava molto forte un pezzo rock. È come sostiene anche Bob Dylan: c'è solo un artista che suona così forte, quando alzi al massimo il volume dello stereo e dell'emotività. Uno di quelli che sembrano fregarsene, del tempo, degli anni che se ne vanno senza salutare, senza lasciare traccia, almeno apparente. C'è una chitarra indomita e c'è una recalcitrante sezione ritmica che tira dritta, stanotte, in questo momento. B...