Così quieto qui, così in pace adesso

"Aveva cinquant’anni e niente più da aspettare. Ogni giorno si alzava, si lavava il viso in silenzio, prendeva un caffè troppo caldo da una moka vecchia e scheggiata, poi scendeva giù, al supermercato dove lavorava da ventisette anni. Era il cassiere più anziano, il più preciso. Mai una lamentela, mai un ritardo. Ogni tanto gli affidavano la cassa centrale, quella per gli assegni e i reclami, ma non gli piaceva. Preferiva il suo piccolo spazio, dove scansionare i codici a barre era diventato un gesto ritmico, quasi ipnotico. Nessuno gli chiedeva mai niente, a parte dove fossero le uova o l’acqua in offerta. Era solo da molto tempo. Gli amori erano passati come treni mai presi. Gli amici, persi in un tempo vago, ormai tutti sposati o lontani. Ogni sera tornava a casa, mangiava poco, si sedeva sul divano e restava immobile, a fissare il nulla. Pensava spesso a quello che non aveva fatto. Non aveva viaggiato, non aveva scritto il libro che sognava a vent’anni, non aveva mai imp...