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Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

Tom Waits - Blue Valentine (1978)

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  Tra gli album pubblicati da Tom Waits nella sua importante carriera, Blue Valentine è il più struggente, il più romantico nella più desolante accezione del termine. Il suo fulcro sono le storie d’amore impossibili, quelle che non sono state e mai saranno. Tutto permeato da una nostalgia quasi autoimposta che appartiene sì all’uomo comune, ma soprattutto a quell’anti-élite di disperati che non possono fare a meno di tormentarsi. Quando uscì non suscitò grande clamore, ma del resto in quell'autunno 1978 erano cambiate molte cose e non solo per la carriera del suo autore. Per fare un esempio parallelo, da costa a costa, le cose non stavano andando meglio nemmeno a Bruce Springsteen, che aveva dato alle stampe uno dei lavori più riusciti: Darkness on the Edge of Town. Ma quello era il 1978 e c'era altro a cui pensare. C'era una nuova scena che stava letteralmente esplodendo, ancora una volta veniva dall'Inghilterra ed era decisa a spazzare via tutto quello che non era al

Aspettando alle porte dell'alba il pifferaio magico - Divagazioni morrisoniane

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  Aspettando alle porte dell'alba il pifferaio magico “La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia.” (Khalil Gibran) Sento un pianoforte in lontananza e non posso fare niente per evitare di piangere e soffrire. Perché tutto quello che sento è dolore. Anzi se devo esser sincero, in questo istante ho smesso di provare dolore. Non sento proprio niente. Non c'è nemmeno un pianoforte che sta suonando. È solo la mia testa che gioca brutti scherzi, mi fa sentire un musicista che semplicemente non c'è. Sento un pifferaio alle porte dell'alba, prorompere in una melodia senza tempo e senza spazio. La guarigione può avvenire solo quando il livello di consapevolezza crescerà di volume, ancora e ancora. La guarigione inizia con una radiosa giornata di sole. Devi lasciare che la luce entri nel tuo corpo. Ancora una volta, malgrado il dolore, nonostante la mancanza di stimoli e di sensazioni positive, tu hai il tuo cuore e tut

The River, oggi

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  "Volevo un album che combinasse l'aspetto divertente di quello che sapeva fare la band, con la storia che avevo in mente di raccontare." The River è il quinto album di Bruce Springsteen, pubblicato il 17 ottobre 1980. Le scelte in studio di un autore, determinano spesso la sua carriera e il suo destino. The River immortala il sorprendente ritratto dell'artista giovane e ambizioso, quale Bruce Springsteen è sempre stato. Un giovane e già maturo autore, capace di catturare le sonorità che stava cercando di ottenere in studio, praticamente fin dal suo esordio. Non è casuale se in questa nuova e pericolosa avventura, chiami a raccolta la sua band, responsabilizzando il suo fraterno consigliere, Steven Van Zandt, qui anche nelle vesti di produttore artistico.   Il disco diventerà “The River”, uno dei doppi più celebrati della storia del rock. Bisogna però riflettere, a livello retrospettivo (e a noi oggi questa cosa è concessa!) su come sarebbe cambiata la carriera di