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Il cuore oscuro del sogno americano in Springsteen

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"Il mio cuore ha mille anni. Non sono come gli altri. Morirei, nei loro prati da picnic, soffocato dalle loro bandiere, indebolito dalle loro canzoni; non amato dai loro soldati. Trafitto dal loro umorismo, assassinato dalle loro preoccupazioni. Non sono come gli altri. Io sto bruciando all'inferno. L'inferno di me stesso."  (Charles Bukowski)   Quando il cantautore statunitense Bruce Springsteen diede alle stampe quello che, in chiave retrospettiva, molti individuano come uno dei suoi capolavori di tutti i tempi, la scena musicale americana e inglese, era stata scossa da una nuova ondata denominata punk-rock, che sulla carta avrebbe spazzato via tutto quello che imperava ancora nella seconda parte degli anni settanta. Oggi pensare a Darkness on the edge of Town, ci fa pensare a un giovane autore, all'epoca 29enne, che si era da poco messo alle spalle un momento davvero delicato della propria carriera e della sua stessa vicenda umana. Quella con il produt