Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2019

Bruce Springsteen Definitive Collection in edicola

Immagine
L'uscita in edicola della raccolta Definitive Collection (Tv Sorrisi e Canzoni e Corriere della sera) è una nuova occasione per ammirare da vicino la discografia completa del più grande rocker americano vivente. E' una lunga e imperiosa cavalcata musicale lunga 39 anni. Peccato solo per il fatto che l'ordine scelto sia casuale-sincronico e non cronologico. Una pecca che certo ai grandi fan non è sfuggita, dato che nel caso della discografia springsteeniana, questo è un fattore da non sottovalutare, come del resto non lo è per altre icone del firmamento come Bob Dylan, Neil Young, Van Morrison o Tom Waits. Il quadro storico e l'evoluzione musicale, di musicisti e arrangiamenti che si susseguono è parte integrante dell'opera springsteeniana, a nostro avviso. Passiamo avanti. La prima uscita è stata, in questa settimana, Born in the Usa . Capitolo e capolavoro che non ha bisogno di presentazione. Sette hits, successo clamoroso e capovolgimento verticistico per

Springsteen torna al rock autentico con Wrecking Ball

Immagine
"Parlavano tutti insieme, con voci insistenti e impazienti, contraddittorie, trasformando una cosa irreale in una possibilità, poi in una probabilità, poi in un fatto incontrovertibile, come fa la gente quando i suoi desideri diventano parole."  (William  Faulkner) Bruce Springsteen è un musicista epocale. Nel corso di una lunga e proficua attività discografica, è riuscito a proporre, nel tempo, lavori esaltanti o dignitosi, ma cosa più importante, è riuscito a dare autenticità alla sua musica. Con Wrecking Ball il Boss scrive il suo personale " The Sound and the Fury" . Cantore della heartland music, eroe della working class bianca, nella sua lunga carriera è riuscito più volte a rigenerarsi, spesso disorientando il suo pubblico, a volte anche in modo estremo e brutale. A volte solo nelle intenzioni. L’onestà del rocker del New Jersey ha da sempre caratterizzato il suo humus culturale e musicale. "Fate rumore! Aprite le orecchie e aprite il

Springsteen in Ohio suona a sostegno di Obama

Immagine
[Scritto nel 2012] Nel corso della sua lunga carriera musicale, Bruce Springsteen ha più volte mutato pelle, vestendo talvolta i panni del rocker, altre invece quello del menestrello cavallerescamente impegnato e radicale. Questa sua etica, talvolta l’ha portato a schierarsi apertamente su temi caldi, quali l’impegno sociale, la lotta contro l’Aids e le campagne di beneficenza per associazioni e compagnie umanitarie come No Nukes, Vietnam Veterans of America, Amnesty International, e Usa for Africa, solo per citarne alcune. Qualcosa però nella sua sensibilità è cambiata dopo l’11 settembre, e lui P oeta della Strada e Americano Vero , dopo aver più volte schivato o declinato l’impegno politico straight si è visto costretto a uno schieramento più esplicito già durante la campagna elettorale di John Kerry del 2004, dove, a fianco di altri illustri colleghi quali R.E.M, Pearl Jam e Ben Harper intraprese un tour denominato “Vote for a change“ . Nel 2008 poi l’allora candidato al

Born to run – Tutte le strade di Bruce Springsteen

Immagine
È il 25 agosto 1975, Bruce Springsteen ha quasi 26 anni. Born to run, il suo terzo album, celebra la vita on the road, attraverso la voce e le speranze di due ragazzi in fuga, verso un altrove che li condurrà a vivere una vita migliore. Ogni artista ha il suo feticcio, ma per certi artisti il feticcio è una vera e propria ossessione. Una missione da compiere e da portare a termine. A qualsiasi costo. Da costa a costa. LaCoste permettendo. E mi perdonino, se possono, tutti gli skin che leggeranno questo pezzo. C’è una promessa che va mantenuta, c’è un patto, spesso celebrato lungo il famoso crocevia del tempo e dello spazio. Nel caso di Bruce Springsteen ci sono solo due cose che contano davvero: la musica e la strada. Della musica di questo celebrato artista si è detto tante volte, forse troppe. E troppe celebrazioni alle volte fanno solo ubriacare. Ma nel rock si è visto anche di peggio. Chiedere ad Elvis per credere. Provare per credere. Prove it all night. Qui ci interes

Il cuore oscuro del sogno americano in Springsteen

Immagine
"Il mio cuore ha mille anni. Non sono come gli altri. Morirei, nei loro prati da picnic, soffocato dalle loro bandiere, indebolito dalle loro canzoni; non amato dai loro soldati. Trafitto dal loro umorismo, assassinato dalle loro preoccupazioni. Non sono come gli altri. Io sto bruciando all'inferno. L'inferno di me stesso."  (Charles Bukowski)   Quando il cantautore statunitense Bruce Springsteen diede alle stampe quello che, in chiave retrospettiva, molti individuano come uno dei suoi capolavori di tutti i tempi, la scena musicale americana e inglese, era stata scossa da una nuova ondata denominata punk-rock, che sulla carta avrebbe spazzato via tutto quello che imperava ancora nella seconda parte degli anni settanta. Oggi pensare a Darkness on the edge of Town, ci fa pensare a un giovane autore, all'epoca 29enne, che si era da poco messo alle spalle un momento davvero delicato della propria carriera e della sua stessa vicenda umana. Quella con il produt