Il talento visionario di David Lynch a servizio dell’interior design
Che il talento creativo e visionari di David Lynch non avesse limiti, lo si era inteso da tempo. L’artista nato a Missoula il 20 gennaio 1946, ha attraversato nel corso della sua lunga carriera le più svariate discipline artistiche e creative. Conosciuto principalmente per il suo lavoro di regista, produttore cinematografico e sceneggiatore, è stato definito da The Guardian come il regista più influente di quest’epoca, mentre per AllMovie è l’uomo del Rinascimento del cinema moderno statunitense. Tuttavia nel corso della sua lunga carriera, Lynch ha sperimentato e messo alla prova il suo talento creativo in altri ambiti e contesti, intensificando le proprie attività parallele proprio dopo la realizzazione della sua ultima fatica cinematografica che risale al 2006, anno di Inland Empire. Proprio per dare maggior peso al suo credo secondo cui le idee possano giungere nei modi più impensati, durante questi ultimi 15 anni David Lynch è tornato alle sue passioni di sempre, vale a dire la pittura, la musica, persino l’arredamento.
Del resto
che un talento di questo tipo potesse cimentarti e avere successo anche
attraverso la creazione del design dei mobili, era auspicabile già solo vedendo
alcune delle sue opere cinematografiche e televisive più riuscite. Da Cuore selvaggio
a Strade perdute, passando per Velluto blu fino naturalmente a Twin Peaks, gli
interni delle sue opere hanno catturato l’immaginario collettivo come raramente
era accaduto. Sotto questo punto di vista il talento visionario di David Lynch
si ascrive a quello di altri cineasti che provengono dal circuito dell’arte
come ad esempio il britannico Peter Greenaway oppure in campo differente Tom
Ford, lo stilista prestato al cinema che qualche anno fa ha stupito tutti con
un’opera potente come Animali notturni.
Quando nel
1990 Lynch pubblica un articolo sulla pittura dirà che quando si tratta di
quadri, trova veramente belli quelli più cupi. Probabilmente perché non ha
appreso la tecnica necessaria per dipingere il lato allegro della vita. La sua
arte, di qualsiasi campo si tratti, fa sua la lezione del pittore irlandese
Francis Bacon, che per certi versi sono commedie organiche piene di violenza.
Oggetti primitivi e privi di ricercatezza, diceva appunto più di trent’anni fa.
Eppure nonostante il gusto per il paradosso, per la provocazione e l’eccesso,
Lynch è stato tra gli artisti più raffinati e ricercati di questi ultimi 30
anni.
Per quanto
riguarda il concetto di arredamento, Lynch si ispira in modo evidenti a quelle
atmosfere da caffè anni venti e trenta di Parigi, alle gallerie d’arte e altri
luoghi culturali. Un po' come aveva fatto con la letteratura Henry Miller,
quando trasferitosi in Francia aveva realizzato il suo romanzo scandalo Tropico
del cancro, Lynch riparte da questo tipo di ambiente, ispirandosi ai lavori di
artisti visivi come
Picasso,
Giacometti, Matisse, Miro, Chagall. Proprio a Parigi oggi si può ammirare la
suite dell'Hotel Lutetia, la quale ora è stata ribattezzata appunto la David
Lynch Signature Suite, il cui pernottamento costa intorno a mille euro circa.
Lynch descrive in un video quanto ami fumare dal balcone di questa suite, che
si affaccia su un giardino parigino.
Lynch ha arredato la stanza con diverse litografie, acquerelli e fotografie ispirate ai suoi lunghi soggiorni nella capitale. I simboli astratti e i messaggi da decifrare, portano il marchio di fabbrica del suo creatore, ma non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze. Non si tratta di un arredamento da incubo allucinato, ma di un ambiente che invece tende verso un tipo di eleganza vintage e ricercata, in stile Art Deco, con divani prominenti e autenticamente strutturati e ninnoli lucidati che sono in contrasto con i soggetti scuri e con l’idea di pittura che Lynch sosteneva fino agli anni novanta.
Tuttavia questa dicotomia è
perfettamente in linea con la visione lynchiana del furniture design, qualcosa
di audace, selvaggio e stilizzato nello stesso tempo. Naturalmente se vi
aspettate di entrare in una sorta di Red Room extra-dimensionale, potreste
rimanere delusi. L’abilità con cui Lynch è stato capace di passare dal cinema
all’interior è realmente sbalorditiva. Del resto il cineasta statunitense aveva
già mostrato in altri ambiti la propria capacità di essere poliedrico e
duttile, come nel campo delle produzioni musicali d’avanguardia e del rock
alternativo. Non è quindi detta l’ultima parola, prima di scoprire in quale
campo questo importante artista si cimenterà la prossima volta. Di certo il
concetto di interior design in stile Club Silencio è stato un bel colpo messo a
segno sempre nella città di Parigi. Il locale Silencio, ispirato proprio al
film Mulholland Drive è stato inaugurato nel 2011 in Rue Montmartre, cuore
della vita notturna parigina. Se questo potrebbe sembrare strano per chi non ha
molta dimestichezza con il cinema e l’arte di Lynch, basti pensare che secondo
un sondaggio condotto da BBC Culture, il film diretto da David Lynch nel 2001 è
stato nominato pellicola del XXI secolo.
Dario Greco,
Scritto nel 2023
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